tecnica di memorizzazione

Tecniche di memorizzazione per ricordare anche le cose più noiose e difficili

Ricordare serve in ogni aspetto dell’apprendimento e imparare le tecniche di memorizzazione moltiplica le capacità di ottenere successo. La memoria non è qualcosa di fisso e immutabile, è la conseguenza di come usiamo la mente.

La memoria non è uno stato, è un’azione. Non è qualcosa che avete, è qualcosa che fate.

Chi non utilizza tecniche di memorizzazione conosce la frustrazione dei vuoti di memoria, magari nel bel mezzo di un esame, il tempo perso cercando le chiavi della macchina e l’idea erronea di avere una “cattiva memoria”. Ma la memoria si allena.

Per informazioni generali sulla memoria consigliamo di leggere l’articolo Come migliorare la memoria in 4 passi… e le 3 ragioni per cui l’avete persa

Per conoscere la famosa “tecnica dei loci” per memorizzare consigliamo di leggere l’articolo La tecnica dei loci, per ricordare come un elefante!

Spesso nello studio e nella professione dobbiamo ricordare liste di cose anche parecchio noiose. Come fare a ricordarsele? Esistono molte tecniche, qui vi diamo due esempi pratici molto semplici che funzionano in una miriade di situazioni.

Memorizzate queste parole leggendole una volta:

Bottiglietta- Palloncino – Batteria – Birillo – Bordo – Diamante – Nebbia – Fiato – Dentifricio – Insegna Non barate a tornare indietro a riguardarle! 😊

Fissare la memoria a breve termine

La memoria segue dei principi che si possono sfruttare nelle tecniche di memorizzazione. Un elemento che rientra in uno di questi principi passa più facilmente dalla memoria a breve termine nella memoria a medio-lungo termine:

  • Se viene per primo. Questo è un principio generale della psicologia, tutto ciò che viene prima è interpretato dal cervello come più importante. (La cosa causa problemi in certe situazioni, ne abbiamo parlato nell’articolo sui Bias Cognitivi.)
  • Se fa parte di uno schema. La nostra mente adora gli schemi, è il modo che abbiamo per dare senso al mondo. Qualunque cosa leghi due elementi l’uno all’altro aiuta a ricordare entrambi.
  • Se è unico. L’unicità attira l’attenzione della vostra mente.
  • Se viene per ultimo. Ricordiamo meglio ciò che è più recente. Per questo varie tecniche di memorizzazione applicate allo studio insistono nel prendersi pause brevi ma frequenti.
  • Se è legato a un’emozione. Tanto più una cosa ha un significato personale, tanto più verrà ricordata.
  • Se è familiare. Viene più facile ricordare come si chiama una persona che ha lo stesso nome del nostro migliore amico.
  • Se lo vedete. In molti hanno una memoria visiva.

Senza tornare indietro a leggere, vi ricordate le 10 parole che abbiamo elencato prima? Quante ne ricordate?

Come memorizzare con l’immaginazione

Prendetevi il tempo di chiudere gli occhi e visualizzare ogni passaggio.

Tecniche di memorizzazione

Siete all’aria aperta. Magari in un parco o al mare, dove volete. In mano tenete una bottiglietta d’acqua. Sentitela tra le dita, sentite la plastica che scrocchia. Di che marca è? Ditela ad alta voce. Immaginate che legata alla bottiglietta ci sia corda con un palloncino gonfiato a elio. Di che colore è? Adesso una batteria stilo colpisce il palloncino e lo fa scoppiare. Sono state lanciate da un ragazzino seduto su un grosso birillo gonfiabile coricato su un lato. Il birillo rotolerebbe, ma è appoggiato al bordo di un tavolo. Adesso un enorme diamante rotola giù dal bordo. Volete raccoglierlo, naturalmente, ma scompare in una nebbia strana che sale da basso. Le vostre mani spariscono nella nebbia, che volete far sparire, allora soffiate con il vostro fiato. Vi accorgete allora che avete il fiato che sa di cipolla, allora prendete il dentifricio e vi lavate i denti. Quando avete finito vi sentite bene e siete così contenti che lanciate lo spazzolino in aria. Lo spazzolino colpisce un’insegna che s’illumina e dice “hai vinto!”

Questa è una delle tecniche di memorizzazione più efficace. Prendetevi del tempo e provate a ricordare le 10 parole. Ricordate la storia? Seguitela. Adesso è molto più facile.

Allenare la mente come fanno i bambini

Notate com’è facile ricordare quando le parole sono legate fra loro da un significato e quando ciascuna è stata visualizzata ed eleborata dalla vostra mente. Potrete anche ricordare le parole in ordine inverso, prendendo la storia dal fondo.

Dovete inventare la vostra storia, quella che piace di più alla vostra memoria.

come memorizzare

Se non ricordate una parola nonostante la storia che avete costruito, chiedetevi perché. Rileggete i principi di memorizzazione. Magari non avete visualizzato l’oggetto, magari non l’avete reso abbastanza unico, magari non l’avete legato agli altri con un principio di causalità (il nesso causa-effetto è uno schema potentissimo, ricorderete il dentifricio perché sapete che rimedierà l’alito pesante).

Alcuni potrebbero commentare che queste tecniche di memorizzazione suonano infantili. Ma chi sono le persone che imparano più velocemente? I bambini.

I bambini danno a loro stessi il permesso di giocare e di divertirsi, per questo sono così bravi a ricordare le cose.

“L’immaginazione è più potente della conoscenza.” – Albert Einstein

Come trovare la memoria a lungo termine anche con dati difficili

Come applicare questo metodo di creare una storia a dati più tecnici?

La tavola periodica degli elementi mette insieme tre caratteristiche tipiche delle cose difficili da memorizzare: è molto tecnica, è noiosa e non fa parte della vita di tutti i giorni. Le tecniche di memorizzazione che funzionano trasformano il dato noioso in interessante e lo legano a qualcosa di tutti i giorni.

Il trucco sta nel creare una catena, una serie di legami per cui dato il primo gli altri seguono a ruota.

Ogni pezzo di informazione diventa un anello della catena e ciò che rende memorabile ogni anello è qualcosa di peculiare, qualcosa che potete visualizzare e legare a un’emozione.

Nell’esempio della tavola periodica, cominciamo con il convertire ogni elemento a qualcosa che possiamo visualizzare. Le persone ricordano ciò che vedono più di ciò che sentono, per questo è più facile ricordare un volto che un nome.

“Dimmi e dimenticherò, mostrami e ricorderò, coinvolgimi e capirò.” -Proverbio cinese

Esercizi di memoria, un esempio pratico

Applichiamo queste tecniche di memorizzazione con i primi 10 elementi della tavola periodica, che sono:

Idrogeno – Elio – Litio – Berillio – Borio – Carbonio – Azoto – Ossigeno – Fluoro – Neon Se sapete per cosa l’idrogeno viene usato potete, ad esempio, visualizzare l’idrogeno come una bomba, magari dipinta di giallo con una grande H nera sul fianco. Non importa se l’immagine è realistica, basta che sia memorabile.

Oppure potete associare “idrogeno” a “idro”, cioè all’acqua, e vedere l’idrogeno come una bottiglietta d’acqua.

Che cosa vi ricorda l’elio? Potete associare l’elio a un palloncino, come quelli che trovate alle fiere.

Legate le immagini assieme con delle azioni, una dipendenza l’una dall’altra, un legame fisico o un’associazione divertente o queste tecniche di memorizzazione non funzioneranno. Leghiamo fisicamente la bottiglietta d’acqua a un palloncino. Il litio si può associare alle batterie. E le usiamo per far esplodere il palloncino (causa-effetto).

Se non avete idea a cosa serva il berillio, associatelo a qualcosa che assomiglia alla parola per assonanza, ad esempio birillo. “Boro” assomiglia per assonanza al bordo di un tavolo. Sapete che i diamanti sono fatti di carbonio. L’azoto liquido quando evapora sembra nebbia. Per l’ossigeno associamo fiato. Poi abbiamo il dentifricio al fluoro e, naturalmente, un’insegna al neon.

Complimenti! Avete memorizzato i primi 10 elementi della tavola periodica!

esercizi di memoria

Come memorizzare i numeri

Notate come non importa quanto l’associazione sia assurda, basta che abbia senso per voi, sia precisa e abbia qualità che attraggono l’attenzione.

Queste tecniche di memorizzazione non solo vi permettono di ricordare elementi apparentemente sconnessi l’uno all’altro, ma vi permettono di ricordarveli in ordine. Le applicazioni sono innumerevoli ed è possibile adattarle a come memorizzare i numeri.

Nel caso dei numeri, bisogna “convertire” ogni numero a un oggetto che lo ricordi e poi utilizzare quell’oggetto per costruire la storia. “1”, ad esempio, potrebbe essere un soldatino, perché sta tutto dritto. “2” potrebbe essere una coppia di colombi, “3” potrebbe essere un’imperatrice perché l’imperatrice è il terzo tarocco, “4” potrebbe essere un gatto, e via di seguito.

Un’altra tecnica, così efficace da essere stata inventata più di 2500 anni fa, è la tecnica dei loci.

Sui principi base della memoria consigliamo Come migliorare la memoria in 4 passi… e le 3 ragioni per cui l’avete persa

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Volete conoscere delle tecniche di memorizzazione, ricordare di più di ciò che leggete, avere risultati migliori negli esami? O semplicemente ricordare dove avete lasciato le chiavi della macchina? Contrariamente a ciò che molte persone credono, la memoria è come un muscolo, va allenata perché dia il suo meglio. 

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