Avere una fonte sempre viva di nuove idee rende più facile risolvere i problemi e trovare soddisfazioni. Lo sforzo creativo, quando applicato a qualcosa di utile o divertente, attira apprezzamento e innesca una spirale positiva nella vita delle persone.
Ma da dove iniziare? La creatività è associata al caos e alla mancanza di regole, ma il problema è che non basta voler essere creativi e avere nuove idee. Sembra che nella pratica ci sia in effetti una formula, dei principi che aiutano l’immaginazione nutrendo la mente delle giuste informazioni. Non solo, c’è differenza tra buone idee e cattive idee.
Esiste questo mito che in fatto di creatività le persone si dividano in due categorie: quelle che sono creative e quelle che no. Sembra, al dire di molti, che se una persona ha buone idee è perché le sono cadute in grembo dall’alto.
Questo è un falso mito: la creatività è come un muscolo che si allena. Ma come si sviluppa il muscolo delle nuove idee?
Da dove arrivano le nuove idee tecnologiche
Passo #1 Sii curioso!
Nell’antica città di Alessandria, ogni volta che una nave arrivava in porto era obbligatorio permettere a dei soldati di salire a bordo. I soldati non cercavano oro o spezie, cercavano libri. Ogni libro portato nella libreria e copiato. Nel tempo, Alessandria creò la versione antica di Wikipedia, Euclide e Archimede studiarono nella biblioteca di Alessandria. Grazie all’accumulo della conoscenza furono fatti enormi avanzamenti nella scienza. La gente di Alessandria copiava libri perché era curiosa, voleva assorbire la conoscenza per risolvere problemi.
“La frase più eccitante che si possa ascoltare nella scienza, quella che porta nuove scoperte, non è «eureka», ma «che cosa buffa…»” –Isaac Asimov
Il primo passo per avere nuove idee, e compare anche nel metodo scientifico, è sempre l’osservazione.
Tutti inizia con l’osservazione del mondo che avete intorno.
Se non siete curiosi non avrete la motivazione per osservare e non noterete quando accade qualcosa di “buffo”, quando nel mondo compare il seme di un’idea.
Nuove idee imprenditoriali
L’idea del forno a microonde nacque quando Percy Spencer, lavorando con un tubo radar, si accorse che la barretta di cioccolato “Mr. Goodbar” che aveva in tasca si era sciolta. La cosa era strana, e Spencer, essendo curioso, investigò capì cosa stava accadendo.

Le persone più creative sono i bambini. Fanno domande, hanno sempre nuove idee, pongono dubbi e osservano ogni cosa, anche ciò che gli adulti trovano noioso. Questa voglia di osservare e di non prendere nulla per scontato tende a sparire durante gli anni della scuola. Infine, da adulti, molti siamo ormai convinti non essere creativi. Ma non era ciò che dicevamo quando andavamo alla materna.
Le persone più creative sono quelle che sono state capaci di mantenere quell’atteggiamento fanciullesco di curiosità.
La difficoltà non è tanto trovare nuove idee, quando sfuggire alle vecchie. Per questo quando viene fuori una nuova soluzione, all’inizio tutti dubitano, e dopo tutti si chiedono come mai nessuno ci abbia pensato prima. Pensate allo smartphone, ad esempio.
Idee commerciali, è un’idea utile?
Osservare e chiederci perché una cosa funziona proprio in quel modo, che cosa quell’oggetto è nella sua essenza, al di là della funzione che gli attribuiamo, e pensare a come potremmo modificarlo porta a distaccarsi dalle idee già esistenti per far spazio a nuove idee.
Che cosa si potrebbe fare di diverso con un forno a microonde? Per esempio, è sempre difficile capire quando il cibo è abbastanza caldo, bisogna andare per tentativi. Visto che le persone si affidano soprattutto alla vista e che le lenti a infrarossi sono a buon mercato, si potrebbe visualizzare il calore del cibo per sapere quando è caldo al punto giusto. Non solo, si potrebbe visualizzare l’immagine sullo smartphone, così da poter andare a fare altro mentre il microonde scalda il cibo. Se poi si osserva dallo smartphone che il cibo non è ancora caldo abbastanza si potrebbe aggiungere tempo alla cottura direttamente dallo smartphone.
Nascono molte nuove idee, e questa è diventata un reale brevetto.
Nuove idee nei bambini
Nel Marshmallow Challange, inventato da Tom Wujec, vengono dati a ogni gruppo spaghetti, spago, nastro adesivo e un marshmallow. La sfida è costruire in 18 minuti la torre più alta possibile, sormontata dal marshmallow.

C’è una categoria di persone che puntualmente batte avvocati, dirigenti e investitori: i bambini.
Gli adulti passano i primi 3 minuti a decidere chi sarà i leader e poi aggiungono il marshmallow in cima solo alla fine. Peccato che i marshmallow sono pesanti, dunque la struttura invariabilmente si accascia vicino allo scadere del tempo. I bambini invece cominciano a costruire e a provare nuove idee da subito e posizionano il marshmallow in cima già al quarto-quinto minuto. In questo modo danno a loro stessi la possibilità di testare se la struttura funzionerà, dunque si accorgono che la struttura deve essere più resistente e per questo ciò che costruiscono alla fine funziona sempre.
Dietro ogni soluzione che vedete compiuta e che funziona ci sono centinaia di iterazioni sbagliate, migliaia di tentativi e ore e ore di lavoro.
Nuove idee di business
Passo #2 – Lavora duramente
Thomas Edison disse che tentò diecimila design diversi per la lampadina prima di trovare la soluzione che funzionava. Dyson, l’inventore dell’aspirapolvere Dyson, passò attraverso oltre 5000 prototipi.
Le persone si fanno troppi problemi nel voler fare subito giusto e così non provano nuove idee, non tentano, dunque non imparano, dunque non trovano mai la soluzione che funziona.
Non fermatevi alle prime dieci brutte fotografie per dire “non sono bravo a fotografare”, fatene migliaia. I professionisti ne hanno fatte milioni.
Anche altri avevano notato che le barrette di cioccolato si scioglievano, ma Spencer fu quello che si mise al lavoro. Pensate alle persone che si dedicano anima e corpo a qualcosa, che dedicano giornate intere a far funzionare un progetto che ad altri sembra sciocco. Forse il progetto è sciocco, ma l’atteggiamento è quello giusto.
Lavorate duramente a ciò che si sta facendo. La creatività è un processo complesso e non avviene senza iniziativa, impegno e volontà di provare e riprovare.
Il genio delle nuove idee
Passo #3 – Fortuna
Nell’antica Roma il “genio” era uno spirito della casa che usciva di notte e aggiungeva nuove idee al lavoro fatto nella giornata. Le persone di talento erano umili perché consideravano i risultati come conseguenza dell’avere un bravo genio.
La verità sta nel mezzo tra come noi pensiamo al genio e come veniva definito nell’antichità: il nostro duro lavoro è importante, ma c’è una forte componente di fortuna nel processo creativo.
Non ci piace l’idea di dipendere dal caso, vogliamo assegnare una ragione alle cose, ma nessun risultato è garantito, non importa quanto talento abbiamo e quanto ci impegnamo.
Lavorare e impegnarsi aumenta le probabilità che nuove idee appaiano, ma bisogna accettare il fatto che una parte non indifferente del risultato è al di là del nostro controllo.
Accettare questa realtà aiuta la creatività perché permette di togliere dalle nostre spalle la responsabilità del successo.
Siamo tutti molto più bravi a trovare nuove idee di quel che crediamo, si tratta solo di capire come funziona.
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