Le domande aperte sono estremamente utili per il ragionamento e l’analisi perché portano all’elaborazione di idee e pensieri. Attraverso una domanda aperta possiamo provocare una risposta complessa che aiuta a capire e ad andare più in profondità in un problema.
Puoi utilizzare domande aperte su te stesso, quando vuoi ragionare su un problema. Fatti la domanda e poi scrivi la risposta, elaborandola quanto più possibile, in modo da eviscerare la situazione, guardarla da punti di vista diversi. Facendo questo, è molto probabile che scoprirai qualcosa di nuovo di cui non eri consapevole.
Lo stesso puoi fare con gli altri, ad esempio quando non sei d’accordo con qualcuno e non capisci il suo punto di vista. Spesso la cosa migliore è porre una domanda aperta che non suggerisca alcuna risposta e lasciare che l’altra persona dia liberamente la sua risposta, limitandoti ad ascoltare. Ti sorprenderai di quanto le persone riveleranno di sé stesse e quanti problemi possono essere risolti in questo modo.
Oltre ad avere un uso personale, le domande aperte sono estremamente utili in un contesto professionale e lavorativo.
Come usare le domande aperte per guidare gli altri
Manager e leader possono trovare consenso e fiducia aiutando gli altri a trovare la strada giusta attraverso l’utilizzo di domande aperte.
Le domande aperte, al contrario delle domande chiuse, stimolano il ragionamento e l’analisi perché richiedono una risposta personale e complessa. Per questo possono essere usate per stimolare a trovare soluzioni e aiutare a capire i problemi. Possono anche essere usate per raccogliere maggiore fiducia e consenso.
Le domande aperte funzionano perché permettono alle persone di arrivare da sole alla soluzione. Non sei stato tu a dire loro cosa fare e come pensare, ma hanno da sole la soluzione. Le persone sono meglio disposte a mettersi al lavoro per implementare delle soluzioni quando sono state loro stesse a trovarle, soprattutto quando si parla di miglioramento personale.
“Il più grande leader non è necessariamente quello che fa grandi cose. È quello che fa in modo che le altre persone facciano grandi cose.” – Ronald Regan
Domande aperte e chiuse
La differenza tra domande aperte e domande chiuse è che per rispondere a una domanda chiusa basta un “sì” o un “no”, mentre le domande aperte richiedono un’analisi complessa e una risposta elaborata.
Ecco alcuni esempi di domande chiuse:
- “Sei d’accordo con questa soluzione?”
- “Non pensi che sia meglio fare in questo modo?”
- “Sapresti fare questa cosa?”
È anche importante che una domanda aperta sia posta con il sincero interesse di sentire che cosa una persona ha da dire e non con l’intenzione di imporre una specifica risposta. Se vuoi guidare le persone a trovare autonomamente la migliore soluzione possibile, non puoi manipolarle. Una buona domanda aperta ha queste caratteristiche:
- Non si può rispondere un con “sì” o con un “no”.
- Non suggerisce la risposta.
- Non giudica.
Le domande aperte servono a stimolare la creatività, l’autocritica e a superare blocchi. Un leader saggio non fornisce le giuste risposte, ma pone le giuste domande.
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Esempi di domande aperte
Se la domanda imposta il ragionamento in maniera sbagliata, sarà difficile trovare la soluzione, ma se fai la domanda giusta, la risposta è relativamente semplice da trovare. Se sei responsabile del lavoro di un gruppo di persone, fare domande aperte serve per guidarle a trovare soluzioni.
Ecco alcune domande che puoi fare per definire e alzare le aspettative, ispirando responsabilità e ambizione:
- “Cosa mi devo aspettare da te e dal tuo lavoro?”
- “Quali sono i tuoi propositi?”
- “Se riesci a raggiungere i tuoi propositi, come cambierà la tua vita?”
- “Che cosa potresti fare di più per sentirti meglio?”
- “In quali altri modi puoi sfruttare la tua esperienza?”
- “In che modo puoi fare la differenza?”
- “Quale abilità sarà più importante per affrontare la crisi?”
- “Se tu decidessi di impegnarti al massimo e puntare in alto, dove saresti fra cinque anni?”
- “Perché ti importa fare questa cosa?”

Domande per risolvere problemi
Alle volte le persone si bloccano di fronte a una difficoltà perché non sanno che cosa fare. Un buon manager deve saper instillare creatività e analisi razionale. Fare domande aperte è una tecnica importante per farlo. Ecco alcuni esempi di domande da utilizzare in questa situazione:
- “Qual è la tua più grande preoccupazione?”
- “Se non avessi le limitazioni che hai, cosa faresti?”
- “Qual è la singola azione che puoi fare che porterà al maggior beneficio?”
- “Di cosa hai bisogno? Cosa possono fare per aiutarti?”
È importante quando una persona è bloccata su un problema aiutarla a vedere la situazione da un punto di vista diverso. A volte le persone non si bloccano perché non vogliono risolvere il problema o perché non ne sono in grado, ma perché non l’hanno capito. Fai domande allora per incoraggiare l’analisi, ad esempio:
- “Qual è la fonte del problema?”
- “Che cosa conosci della situazione? Che cosa non sai?”
- “Di che natura è il problema?”
- “Che cosa ti impedisce di ottenere un risultato migliore?”
Domande aperte per il miglioramento personale
A volte una persona possiede ottime qualità e grandi potenzialità, ma ha anche difetti che rendono le cose più difficili di quanto sia necessario e danneggiano la produttività. Ecco le domande che puoi fare per stimolare pensiero critico e autoanalisi:
- “Quale convinzione ti impedisce di agire in maniera più efficace?”
- “Che cosa scatena in te quella reazione negativa?”
- “Cosa puoi fare per risolvere il problema che scatena questo comportamento dannoso? Come posso aiutarti?”
- “Quanto migliorerebbe la situazione se quel comportamento scomparisse?”
- “In che modo ti stai rendendo le cose più difficili?”
Una considerazione molto importante è che, se pur fare domande aperte agli altri è estremamente utile per guidare e migliorare la performance di tutti, il principio vale anche per te. Rivolgere domande aperte a te stesso serve tanto quanto serve rivolgerle agli altri. Ogni volta che vuoi ottenere risultati migliori, ogni volta che ti trovi in conflitto con qualcuno, ogni volta che la situazione ti impone di cambiare il tuo modo di fare, se vuoi ottenere ciò che desideri, fai a te stesso domande aperte. Cerca la domanda che ti permette di osservare il problema nella giusta prospettiva, quella che ti porta a trovare la risposta.
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